Trasformazione Batterica
L’esperimento di trasformazione batterica è una tecnica fondamentale in biologia molecolare e microbiologia, utilizzata per introdurre materiale genetico estraneo, come plasmidi o frammenti di DNA, all’interno di cellule batteriche. Questo processo permette ai batteri di acquisire nuove informazioni genetiche, consentendo agli scienziati di studiare l’espressione genica, produrre proteine ricombinanti o creare organismi geneticamente modificati per diversi scopi, dalla ricerca alla produzione industriale.
La trasformazione batterica può essere naturale, in batteri capaci di assorbire DNA dall’ambiente (ad esempio Bacillus subtilis o Streptococcus pneumoniae), oppure indotta artificialmente in laboratorio. Nel metodo artificiale, i batteri vengono resi competenti mediante trattamenti chimici, come l’uso di cloruro di calcio, che altera la membrana cellulare rendendola permeabile al DNA. Un’alternativa è l’elettroporazione, in cui un impulso elettrico temporaneo crea pori nella membrana, permettendo al DNA di entrare nella cellula.
Una volta introdotto il DNA, i batteri trasformati vengono incubati in condizioni ottimali per esprimere il materiale genetico. Ad esempio, plasmidi contenenti geni di resistenza agli antibiotici sono frequentemente utilizzati per selezionare le cellule trasformate, poiché solo queste sopravvivranno in terreni contenenti l’antibiotico specifico.
L’esperimento di trasformazione batterica ha rivoluzionato la biologia moderna, aprendo la strada a numerose applicazioni, come la creazione di farmaci biologici (ad esempio l’insulina ricombinante), lo sviluppo di vaccini e la produzione di enzimi industriali. Inoltre, rappresenta un passaggio chiave nella comprensione della genetica e nella manipolazione del DNA.