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Trasformazione batterica

La trasformazione batterica è una tecnica di biologia molecolare messa a punto per facilitare l’introduzione di plasmidi nei batteri, processo che in natura avviene in misura minima. Ciò si ottiene modificando alcune proprietà chimico-fisiche delle pareti e delle membrane cellulari con l’impiego di sostanze chimiche (CaCl2), associate a rapidi sbalzi di temperatura o di scariche elettriche ad alto voltaggio (elettroporazione), ne deriva così una temporanea permeabilizzazione delle cellule al DNA esogeno. I batteri fatti poi crescere in piastre contenenti substrati selettivi danno origine a cloni di cellule trasformate, che esprimono i geni portati dal plasmide incorporato. L’aspetto fenotipico delle cellule risulta così alterato rispetto al wild type. Il plasmide pGLO, con cui viene condotto il nostro esperimento, possiede un gene per la resistenza all’antibiotico ampicillina (ampr), uno per il controllo del metabolismo dello zucchero arabinosio (ara C) ed uno per la sintesi della proteina GFP, il cui gene proviene dalla medusa tropicale Aequorea victoria. Le colonie dei batteri trasformati, quando vengono esposte a radiazioni UV, emettono una fluorescenza verde, prova dell’avvenuta espressione fenotipica della GFP.

Guarda il video esplicativo dell’esperienza della trasformazione batterica!

Parole Chiave
Cellula batterica, plasmidi, enzimi di restrizione, operone, struttura e duplicazione del DNA, sintesi proteica.

Obiettivo dell’esperienza
Inserire in una cellula batterica di Escherichia coli una piccola molecola di DNA (plasmide) recante geni che verranno poi espressi dal batterio.